L’Ayurveda è il più antico sistema di guarigione conosciuto, fu sviluppata in India più di 5000 anni fa. Com’era tradizione fare nell’antichità venivano tramandati dal maestro Guru al discepolo solo in forma orale.
Successivamente dopo 2500 anni circa, abbiamo traccia dei primi testi scritti, in Sanscrito. Il Sanscrito è una lingua per così dire “artificiale”, unendo il meglio delle quattro lingue più diffuse a quel tempo.
Dal Sanscrito la parola Ayurveda può essere divisa in due significati, Ayus o Ayur che significa “vita” e Veda che significa “conoscenza”, è più corretto tradurre Ayurveda come conoscenza della longevità.
Visto la mole di informazioni davvero imponente, non solo per quei tempi, ma anche per i tempi nostri, si pensò di dividere la scienza Ayurveda da tutto il resto, considerandola una branca ausiliaria dei Veda, chiamata Upa-Veda (ramo dei Veda), perchè trattava gli aspetti di guarigione e di spiritualità, senza approfondire le tecniche di risveglio e sviluppo spirituale.
Abbiamo parlato di guarire e non semplicemente di curare, infatti l’Ayurveda si pone alla base quella di guarire alla radice l’individuo.
Circa 1.500 anni A.C., l’Ayurveda venne divisa in otto branche mediche specifiche:
1. Kayachititsa
2. Shalakya Tantra
3. Agada Tantra
4. Kaumarabhritya
5. Shalyatantra
6. Bhuta Vidya
7. Vajikarana
8. Rasayana
Ci sono stati due grandi riorganizzatori del sapere dell’Ayurveda, le cui opere sono tutt’ora esistenti, Charaka e Sushruta. I loro testi, come detto utilizzati ancora oggi, sono il Charaka Samhita (Samhita significa in sanscrito “raccolta”) ed il Sushruta Samhita.
E’ proprio nel Sushruta Samhita che veniamo a conoscenza della prima trattazione del massaggio come scienza, il massaggio infatti, stimola i punti vitali del corpo umano (chiamati punti Marma).
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